Il problema dell'igiene
Circa 2,6 miliardi di persone non hanno ancora accesso ai servizi igienici di base.
Consumo annuo di acqua
Mentre in Svizzera l'acqua pulita è presente in quantità superflua, in molte zone della terra vi è scarsità di questa risorsa. Le conseguenze della mancanza di acqua sono enormi e rappresentano una grande sfida.
L’acqua vale oro
Il commercio relativo all'approvvigionamento idrico sta registrando un boom. Ma è giusto che uno Stato che non è in grado di adempiere al compito dell'approvvigionamento idrico lasci il campo a offerenti privati?
La quantità di acqua per persona al giorno ripristinabile viene spesso utilizzata come metro per la disponibilità di acqua
Svizzera 6520 m3
Algeria 770 m3
Arabia Saudita 160 m3
Nei Paesi con quantità di acqua ripristinabili inferiori a 1700 m3 vi è già scarsità di acqua. Sotto i 1000 m3 vi è una vera e propria carenza di acqua.
In molti Paesi l'acqua disponibile è sempre più scarsa.
Quasi tutte le acque di superficie vengono utilizzate per l'irrigazione. E' possibile attingere ormai solo ad una quantità limitata di acque di falda. Se la popolazione continuerà a crescere fino al 2025 aumenterà anche la necessità di irrigare e il fabbisogno di acqua potrebbe raddoppiare. Nel 2025 anche le riserve di acque di falda disponibili saranno probabilmente esaurite, I conflitti di interessi tra le città industrializzate e l'agricoltura, che necessità della gran parte dell'acqua per la produzione di generi alimentari, si acuiranno.
Israele
Israele ha a disposizione ogni anno un volume di acqua dolce di 2,2 km3 che significa circa 450 m3 per persona all'anno. Israele ha sviluppato accurati sistemi di irrigazione, la microirrigazione e l'irrigazione a goccioline. Per la produzione di frutta e verdura Israele riutilizza le acque di scarico provenienti dall'agricoltura. La restante scarsità di acqua viene compensata dall'importazione di generi alimentari: cereali, soja e carne. I prodotti agricoli importati consentono di aumentare il consumo di acqua annuo da 450 m3 a 1080 m3 per persona.
Il controllo dell’acqua può generare conflitti
I laghi e i fiumi, ma anche le risorse idriche sotterranee, non si fermano ai confini nazionali. Circa il 40% della popolazione mondiale vive lungo laghi e fiumi condivisi da almeno due Stati. Quando l’acqua scarseggia, i circa 265 sistemi idrici transfrontalieri rischiano seriamente di generare conflitti per il controllo dell’acqua.
Negli ultimi 60 anni sono stati approvati circa 300 accordi internazionali riguardanti la gestione comune delle acque. Sono però in corso 37 conflitti tra Stati per il controllo dell’acqua causati dall’utilizzo non regolamentato delle risorse idriche transfrontaliere.
La penuria idrica è strettamente legata alla qualità dell’acqua. In molti casi, i fiumi o laghi forniscono molta acqua, ma è talmente inquinata dalle economie domestiche, dall’industria e dalle città da essere inutilizzabile. Le fasce più sfavorite della popolazione hanno a disposizione solamente acqua sporca, mentre i ricchi possono permettersi acqua potabile trattata. Attualmente circa un quarto della popolazione non ha accesso ad acqua di qualità accettabile. La cattiva qualità dell’acqua peggiora ulteriormente l’attuale mancanza di acqua.